Nella società capitalista, ove l’esistenza è dettata dalle logiche mercantilistiche, ci ritroviamo ad essere vittime di ritmi alienanti tesi a disgregare la collettività e a parcellizzare l’individuo in ruoli sociali. La crisi che si proroga ormai da un paio d’anni, sta portando ad una riorganizzazione dell’assetto sociale tramite riforme liberticide e la fascistizzazione del potere, la rassegnazione popolare diviene accettazione passiva di tali condizioni, le quali portano al perpetuo impoverimento delle classi più povere e alla repressione nei loro confronti; inoltre nell’ultimo periodo stiamo assistendo all’ascesa di un altro potere, quello religioso che nonostante il suo presentarsi con un volto umano, va santificando la rassegnazione e le disuguaglianze sociali inserendosi in contesti difficili cercando di soffocare qualsiasi tendenza al cambiamento, e come se non bastasse va spartendosi grandi fette del Capitale con lo Stato.
In contrapposizione a ciò, dal basso la costruzione di diverse collettività libere dalle logiche di potere e di profitto, stanno portando alla nascita di una coscienza radicale tesa a sovvertire l’assetto sociale e fare la guerra a qualsiasi potere. In ciò s’inserisce anche il nascente movimento punk, che in linea con l’etica libertaria rigetta qualsiasi imposizione sociale, diviene rivolta individuale e collettiva verso qualsiasi autorità.
Punk, è l’urlo che rompe le catene, la rabbia che esplode, il fuoco della rivolta che brucia le macerie di questo mondo per costruirne un altro all’insegna dei nostri sogni.
In una regione ove la desertificazione emotiva la fa da padrone, ove un senso messianico del riscatto predomina, ove il fascismo dilaga e prende sempre più piede, la mafia al potere specula sulle vite del popolo impoverendo, estorcendo, avvelenando e uccidendo, crediamo che la musica possa essere un mezzo per divulgare le istanze antifasciste,antisessiste,antirazziste e antispeciste; per l’organizzazione della lotta tesa alla liberazione degli umani, degli animali e della Terra.
La fiamma dell’arcore.
Brucia.