Cachessia

Succede che qualcuno ha qualche parente in questura e si permetteva di giocare a fare il bullo durante le manifestazioni
studentesche. Succedeva che dietro lo striscione dei fasci c’erano una marea di persone, ragazze, ragazzi. Erano anni
addietro, erano altre storie. Non è cambiato niente.
Succede che noi ci siamo fidati solo di noi stessi per andare avanti, nell’agire; perchè, purtroppo nel
rammarico iniziale, non abbiamo trovato nient’altro che le nostre complicità.
Succede anche che i fasci continuano nei loro obiettivi, (più) o meno indisturbati, hanno un giornaletto,
insomma non si fanno mancare niente. Si sono posizionati più comodi nella socialità potentina fatta di locali
e serate. Sono sempre loro, gli stessi che abbiamo conosciuto dall’inizio.
Il monito va a chi se li ritrova ora tra i piedi e magari non li conosce bene. Non escono solo a San Gerardo, o meglio,
hanno di meglio da fare,tra amici nella vendita immobiliare e nei salotti della Potenza che conta
e muove un dito per la propria città.
La disgregazione della regione gioca un ruolo fondamentale a loro carico e li permette di
essere presenti nella provincia di Potenza e Matera (leggi paesini) ancora più indisturbati delle città stesse
e di fare proselitismo (vedi Lavello e Montescaglioso).
Conoscerli bene in ogni buco in cui si annidano per isolarli meglio, perchè il problema esiste ed è sempre in aumento.