Ieri ci è giunta notizia di una denuncia partita dalla questura di Potenza, a carico di un nostro compagno circa la giornata del 25. Le accuse mosse nei suoi confronti, sono frutto di pura fantasia sbirresca, i quali pur di soffocare qualunque tentativo di riappropriazione di spazi e fermare la costruzione di un movimento che possa porre una critica radicale all’esistente e far vacillare gli interessi della classe borghese e dei suoi tirapiedi, attua la repressione sui soggetti in lotta intimidendo e minacciando pur di riportare la pacificazione sociale. A questo banale tentativo repressivo, rispondiamo con tutta la nostra determinazione.
Esprimiamo massima solidarietà e complicità al compagno accusato di resistenza a pubblico ufficiale, accusa che dà l’ennesima prova dell’arbitrarietà della legge che si fa protettrice solo degli interessi degli oppressori. Al fianco di chi lotta,non un passo indietro!